Mi capita spesso di vedere i miei clienti cercare di spiegare ogni sensazione provata durante un trattamento Reiki:
- "Ti sei addormentato? Sei stanco perché ti sei svegliato presto."
- "Ti senti rilassato? La musica è bellissima."
- "Hai sentito calore intenso alle gambe? È stata la coperta."
- "Quel brontolio continuo allo stomaco? È fame."
- "Venticello soave ti accarezza il viso? Spifferi."
- "Vedi una luce bianca forte? Avevi una torcia e me la muovevi davanti?".
È curioso come la mente abbia sempre bisogno di un motivo razionale per ogni cosa. La mente cerca risposte, spiegazioni, perché è così che funziona: analizza, razionalizza, scompone le esperienze in parti comprensibili.
Ma il Reiki lavora su un piano diverso, un piano che spesso va oltre la logica.
Ci sono sensazioni che non si possono spiegare con il semplice “perché”. Quelle vibrazioni che attraversano il corpo, quel calore profondo, quella Pace interiore che sembra andare oltre il rilassamento fisico... sono sensazioni troppo speciali, profonde, che sfuggono alle spiegazioni logiche.
E chi viene spesso lo sa bene. Con il tempo, chi riceve Reiki con regolarità impara a mettere da parte la mente e a vivere il trattamento con l’Anima.
Si inizia ad ascoltare il corpo in modo diverso, ad accogliere ogni sensazione senza la necessità di doverla spiegare, ma semplicemente sentirla. Perché certe cose non si spiegano, SI VIVONO.
E alla fine, quando la mente smette di cercare risposte, è lì che emerge la vera essenza dell’esperienza. 💛
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